domenica 1 gennaio 2023

Day 1 - Credi in te stesso

Cosa nella quale faccio più fatica è lasciarmi scivolare addosso l'errore che commetto.
Ma l'errore è umano e devo comprendere che da ciò posso imparare.
Quindi la prima parola che mi viene in mente per cominciare questo nuovo anno è: credi in te.

Non è mai facile combattere con tutte una serie di credenze che ti sei costruito nella tua mente.
Non è facile tenere a bada pensieri che fustigano il tuo percepire la realtà.

Ma se sono arrivato dove sono, vuol dire che qualcosa di buono l'ho costruita, qualcosa di importante l'ho fatta e queste cose, come dice qualcuno, vanno tirate fuori e messe davanti ai miei occhi per ricordarmi che non non quello che penso ma sono quello che vedo. 

Credere in me stesso malgrado sbagli.
Credere in me stesso quando sono in difficoltà in difficoltà
Credere in me stesso sempre.

Questo voglio che sia la base di questo nuovo anno: i progetti ambiziosi li disegnerò strada facendo ma devo partire dalla consapevolezza dell'abbandono di credenze malsane.

Quindi si comincia così: con una bella pulizia.

E si comincia a camminare a testa alta e senza timori perchè:
"quest'anno mi ha insegnato quanto lontano posso arrivare.
Devo solo ricordare quanta strada ho fatto, tutto quello che ho affrontato, tutte le battaglie che ho vinto e tutte le paure che ho superato.

Credi in te, è arrivato il momento

domenica 25 dicembre 2022

Allenare....il proprio TALENTO

 Mi sono chiesto questa mattina mentre ero a fare il mio cardio (abitudine che devo riprendere assolutamente) del perchè riprendere il mio blog.
Autorefenzialità? Non è una cosa che mi appartiene, mi sono sempre sottostimato, e di referenze a me stesso non ne ho mai date anzi..
Il pensiero che tante cose siano cambiate nella mia vita, soprattutto nell'ultimo anno, mi ha portato a chiedermi se effettivamente io mi ritaglio del tempo per me stesso.
Lavoro.
Studio.
Ho cominciato a far teatro.
Mi alleno (ultimamente davvero poco).
Ma quando parlo con me stesso?
Quando davvero pondero i miei successi, senza pensare sempre agli insuccessi?

Insomma, c'è un momento della giornata nel quale mi fermo e mi dico "Ben fatto, Saso!"?

No, non lo faccio mai.
Analizzo i miei giorni sulle credenze che mi hanno formato, senza capire se sono false credenze o dati di fatto.

Massacro il mio "io" più profondo con pensieri da "confort zone", che non aiutano a farmi crescere.
Mi spiego: dovevo sostenere l'esame di Organizzazione e Contabilità.
Ho cominciato a studiarlo e...nulla, tilt!
Così ho cominciato a dirmi che non sono all'altezza, che sono fuori di testa a pensare che possa finire il mio percorso di studi.
"Saso, hai un lavoro di responsabilità,, hai un marito, hai una vita sociale, come vuoi riuscire a tenere tutto in equilibrio? Guarda cosa non riesci a fare: non riesci ad allenarti, non riesci a guardare un film, sei sempre stanco e vuoi anche studiare? Abbandona questo proposito"

Ecco questo il pensiero ricorrente dell'ultimo mese.
Devo dire che c'è stato un momento in cui davvero ho pensato di mollare per la seconda volta il mio sogno di laurearmi.
Poi una vocina mi ha detto "Non rinunciare ai tuoi sogni, credici fino in fondo, immaginali: se li immagini, se li visualizzi vuol dire che sono alla tua portata".

Era il mio "io" più profondo, che cercava di scansare le bombe che il mio cervello stava lanciando: se è c'è un sogno dentro di te, sai che puoi realizzarlo.

La domanda che è subito scaturita è stata: come faccio?
Talento.

Ecco la parola del giorno: TALENTO.

Quali sono i talenti che mi hanno portato fino a qui?
Audacia, Resilienza, Volontà, Empatia, Coraggio.

Quindi si riparte da qui.
Ad allenare i miei talenti.
Ad allenare il cervello a pensare che un cambiamento non deve essere devastante ma è l'opportunità per scoprire un nuovo modo di affrontare le cose.

Si parte.
Un viaggio che ho intrapreso a parole, adesso sarà fatto di parole scritte, di qualcosa di permanente che potrò leggere e rileggere.
Come una monetina magica: ma la magia sta nel guardare con occhi diversi ad una realtà che io stesso creo.
Dove arriverò?
Dove voglio arrivare, e sarò io a tracciare la strada non gli accadimenti.

Il primo lavoro da fare sarà quello di pensare al mio cervello com e1 insieme di stanza dove devo far pulizia, e insegnargli nuove connessioni "felici" per supportarmi.


Buon Natale






Giorno Zero

 Dopo circa quattro anni riprendo questo mio blog.
Forse è giunto il momento di non lasciar più correre il tempo, ma di fermare con le parole quei pensieri che arrivano e che penso restino con me sempre.
Mah, ahimè sfuggono.

Non so ancora che taglio prenderà questo percorso: so solo che nasce dopo alcune domande che mi sono posto in tutto questo tempo.

Dove sto andando?

E' davvero iniziato il mio cambiamento?



lunedì 15 gennaio 2018

ansia

Scrivere è un pò come mettersi a nudo.
Anche se prendi cerchi di prendere le distanze dai tuoi racconti o dalle composizioni che di getto scrivi, dentro ci sei anche tu.

Quanto poi ci sia di realtà o finzione questo è dato saperlo solo a chi scrive ma vi assicuro c'è sempre tanto di verità: verità forse nascoste a noi stessi, nel profondo che non vediamo o non vogliamo sentire.

Immancabilmente mi ritrovo a scavare nel profondo per far sentire quell'emozione che provo quando ho in testa 1 idea: e sei lì a trovare dentro di te le parole giuste per dare forma a quel sentimento....che è già provato, che è mio...e quindi dentro quelle parole ci sono io.

E quando manca l'ispirazione significa che c'è una stagnazione emotiva, qualcosa che blocca e che non lascia incanalare quell'energia creativa.

Da un paio di settimane mi sento di nuovo così....come se avessi fatto dei passi indietro invece di progredire nella battaglia al mio male oscuro.
Troppo sonno, troppo pigro, umore instabile e in attesa.
In attesa della psicoterapia.
In attesa della conferma della mia aspettativa senza retribuzione.
In attesa di definizione di cose importanti per la mia vita.

Attendo con troppa ansia molte cose che dovrebbero definirsi questa settimana

domenica 14 gennaio 2018

lasciala andare come va

Arriva quel momento.
Sì proprio quello in cui non dai più credito alle parole, non guardi più oltre quella siepe, verso l'infinito, alla ricerca di un significato nascosto..
..no, guardi le tue mani che sanguinano per tutte quelle volte che ti sei arrampicato su inutili macigni che poi si sono adagiati sul cuore...
ti guardi in uno specchio e non riconosci più chi sei...
i tuoi occhi sono spenti, il tuo sorriso lo hai dimenticato...
Solo allora arriva quel momento..
..il momento in cui come un pazzo devi sorridere di te stesso e della situazione e non puoi far altro che cominciare a camminare per ritrovarti...
...lasciando per strada ogni macigno...
..e per ogni macigno ci sarà un dolore che ti strazierà ma se avrai la forza sai che alla fine ritroverai chi sei (Saso)

Ad un grande amore

Quando ti diranno che l'amore è un gioco per duri e che vince solo chi fugge
Quando ti faranno male usando l'amore
Quando useranno parole dolci come fiele per usare il tuo corpo e poi buttare il tuo cuore
Quando l'amore ti apparirà l'esperienza più brutta che possa mai capitarti...
Guarda negli occhi il tuo cane e capirai che l'amore vero...
Non ha bisogno di far male,
Non ha bisogno di parole,
Non è un'esperienza di dolore.